di FinanzaWorld staff

Master Azionario America (IBCC) edizione 21 del 6 novembre 2008

del 6/11/2008 di FinanzaWorld staff

Siamo giunti alla ventunesima parte del Master Azionario America.

Mancano, con questa, 5 sezioni del Master di Finanza World
che come sapete dura 25 puntate e contiene altrettante newslettere
complete di test per scoprire ed approfondire tutti i temi dell'investimento.

Tutti i tantissimi nuovi iscritti possono rileggere e studiare
l'intero Master Azionario usando l'archivio riservato agli abbonati.

Continuerete a trovare anche le Watchlist di Francesco Carla'
e le dettagliate spiegazioni del Metodo e del suo 'Frullatore',
il sistema di screening ed analisi svelato in esclusiva per
i tantissimi iscritti al nostro Master.

Ogni settimana, per un intero semestre, stiamo trattando con la
supervisione e la direzione di Francesco Carla', i temi operativi
e strategici che permettono di diventare Investitori Attivi ed Indipendenti.

Per imparare ad investire da zero,
ma anche per il vostro perfezionamento.

Buona lettura e buon Master Azionario a tutti.

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In questo numero:

**** 10 modi per investire male
**** Watchlist Wall Street: le 5 societa' della settimana.
**** Value e Growth.
**** Test settimanale
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- 10 Modi per investire male.

Fin dal 1999, noi di Finanza World abbiamo
raccontato ai nostri lettori come Investire Bene.

Regole e regolette, memorandum e vademecum per evitare
errori clamorosi e far crescere i propri risparmi con regolarita' e
sicurezza.

Non vi abbiamo mai detto, pero', come Investire Male.

In questa edizione del Master, vogliamo cambiare punto
di vista e raccontarvi 10 modi sicuri per Investire Male.

E, di conseguenza, perdere un bel po' di soldi.

1. Fatevi guidare dalle emozioni, specialmente dal panico.
Vendete quando i prezzi calano e tutti vendono in balia
dell'emotivita' e della paura.

2. Comprate quando le azioni stanno scendendo
da mesi e questo vi fa sentire sicuri che devono
necessariamente rimettersi a salire. Solo perche'
"sono scese tanto".

3. Provate a centrare il timing del mercato. Cioe' a scoprire
quando un'azione oppure un indice sta per salire e quando
sta per scendere. D'accordo, nessuno ci e' mai riuscito
per un periodo di tempo lungo, ma potreste essere voi
i primi a farcela.

4. Scordatevi che le azioni rappresentano quote di proprieta'
di societa' e business, e invece usatele come fossero strumenti per
scommettere. Fate piu' operazioni possibili e scommettete di
continuo senza pensare alle commissioni che pagate.

5. State sempre diversificatissimi, comprate decine di azioni
e fondi, anche se di quei settori e di quei business non sapete nulla.

6. Ogni volta che un settore precipita o una societa' prende una
botta dal mercato, immaginate che sia solo la fine, il fondo
del barile e che quel settore e quella societa' siano pronti per
rimbalzare e crescere tantissimo.

7. Datevi da fare per ottenere 'dritte' e consigli, meglio
se da persone di nessuna reputazione finanziaria e
possibilmente con conflitti di interesse in atto. E ignorate
i consigli di chi e' Indipendente e di provata esperienza.

8. Non curatevi delle valutazioni delle societa'. Che importanza
ha se un business costa 100 volta gli utili oppure solo 10? Quello
che conta e' che vada su.

9. Agite con velocita' e prontezza e non state troppo a ripensare
a quello che Carla' vi spiega da anni e a quello che voi stessi
avete capito sull'InvestimentoIntelligente frequentando questo Master.

10.Quando qualcuno vi vende fondi azionari o altri
strumenti finanziari, non datevi troppa pena di valutare
la sua indipendenza e la qualita' dei risultati nel tempo.
Non state troppo a pensare nemmeno ai costi e alle commissioni.

Sembra incredibile, ma questi 10 errori gravissimi li facciamo o
li abbiamo fatti tutti prima o poi.

Un grosso passo avanti, come investitori, è riconoscere
questi errori ed evitare di commetterli.

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- Ed ora continuiamo a parlare di Watchlist

Una Watchlist e' un elenco di societa' che, per caratteristiche
fondamentali si ritengono esasere particolarmente interessanti.

Dopo aver visto, nelle precedenti edizioni, perche' e'
utile una Watchlist e come si gestisce, e' il momento
di vedere 5 societa' che attualmente sono nella Watchlist
di 'In Borsa con Carla' '. Si tratta di alcuni degli inserimenti
piu' recenti in Watchlist.

Le societa' sono:

- Expedia (EXPE)
- QLogic Corp. (QLGC)
- Tata Motors LTD (TTM)
- Compania CERV. (CCU)
- Mercadolibre INC (MELI)

Andate su Yahoo! Finance, guardatevi le societa',
provate ad usare il Frullatore per "frullare" da
soli i loro dati, anche per le sezioni di cui non
abbiamo ancora parlato (non importa se su
qualcuna avete difficolta') e cercate di capire
perche' Francesco Carla' ritiene queste societa'
meritevoli di essere osservate. Per comprenderle
meglio, non dimenticate anche di visitare sempre
il loro sito internet.

Alcune societa' possono rimanere presenti in
Watchlist per piu' settimane, perche' occorre un
po' di tempo per seguirle.

Per sapere quali di queste societa' sono eventualmente
entrate nei pfoli premium di Francesco Carla' e di
Finanza World, potete provare GRATIS i nostri servizi
cliccando qui:

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- Value e Growth.

Investire sulla crescita o sul valore?
Qual stile di investimento scegliere?
Prima o poi tutti gli investitori si trovano
davanti a queste domande.

Sebbene queste classificazioni siano indicative
per la gestione degli asset in un portafoglio
non dobbiamo dimenticare che alcuni titoli growth
possono anche essere titoli value.

Non stiamo qui parlando di investire in titoli che
valutano semplicemente ad un basso rapporto
P/E o all'opposto su titoli con un ritmo di crescita
dei profitti del 100% l'anno, piuttosto di investire
con un favorevole rapporto tra rischi e benefici.

Lo strumento che possiamo utilizzare per trovare
dei titoli growth ad un prezzo ragionevole,
e' il PEG, acronimo di Price/Earnings to Growth che
e' calcolato dividendo il valore del trailing P/E
per la stima di crescita dei profitti dell'anno
successivo o dei prossimi 5 anni.

Il PEG, ormai divenuto di uso comune, compari' per la
prima volta in letteratura nel libro di Jim Slater
'The Zulu Principle' pubblicato nel 1992.

E' stato un popolare strumento di investimento negli
anni 90, quando le condizioni macro-economiche rendevano
i ritmi di crescita piu' prevedibili.

Ma e' ancora uno dei piu' usati, anche per la sua semplicita'.

Servono infatti pochi secondi per calcolare il PEG,
mentre richiederebbe ben altro tempo l'analisi dei flussi
di cassa.

L'idea dietro il PEG e' che piu' vicini sono tra loro
il multiplo sui profitti (P/E) ed il loro ritmo di
crescita, piu' il titolo puo' essere considerato
valutato correttamente.

Supponiamo di avere un titolo che quota a 80$ per azione,
che ha generato 1$ di profitto per l'anno in corso e
prevede 2$ di profitti per l'anno successivo.
Ha quindi un P/E di 80 attuale e di 40 prospettico
e una crescita prevista degli utili del 100%.

Il PEG del titolo e' quindi di 0.8 calcolando il Peg ad un anno.

Solitamente, un titolo con PEG sotto l'unita' e' considerato
sottovalutato e quando il valore e' oltre 1.5 il titolo
e' considerato costoso.

Il PEG permette quindi di scovare aziende growth con
un approccio value, selezionando le aziende che quotano
a sconto rispetto allo stimato valore intrinseco.

Come mai questa attenzione sulla crescita futura piu'
che sul valore presente?

Perche' e' la crescita futura che rende un'azienda
appetibile agli occhi degli investitori e i mercati
tendono a muoversi in anticipo, scontando le previsioni
future.

Tuttavia non tutti i titoli growth sono dei potenziali investimenti
a lungo termine, in particolare le small cap con una crescita
molto alta possono essere molto pericolose per l'investitore.

Infatti quando il mercato e' molto redditizio, la competizione
non tarda ad arrivare e se l'azienda non ha alte barriere di
ingresso, presto iniziera' la battaglia sui margini che potra'
incidere negativamente sui profitti finali.

Un basso PEG è sinonimo di titolo da comprare?

Non proprio. Cosi' come il PEG permette di inserire la
crescita in un contesto value, dobbiamo anche fare
qualche analisi in piu' e determinare la qualita'
di questa crescita.

Il PEG infatti non ha la stessa efficacia per ogni tipo di
settore o capitalizzazione.

Ad esempio, e' inefficace per i settori ciclici, come
quello dei semiconduttori o delle compagnie aeree,
cosi' come per i servizi finanziari, bancari e
assicurativi. Questi settori, per motivi differenti,
hanno solitamente P/E bassi rispetto al ritmo di crescita
e vengono valutati in base alla crescita del book value
piuttosto che sulla crescita dei profitti.

Inoltre quando la crescita dei profitti e' negativa,
il calcolo del PEG e' praticamente inutile.
Stessa cosa quando i profitti sono negativi, perche'
in questo caso e' il P/E a non avere senso.

Ha anche poco senso per aziende che non crescono molto,
al ritmo di 1% o 2% l'anno.

Infatti se un'azienda avesse questi ritmi di crescita
dovrebbe essere quotata a rapporti P/E di 1 o 2 per
essere fairly valued, ma questo non accade praticamente mai.

Ricordiamo anche che il PEG e' calcolato sui profitti
per azione, un numero che come abbiamo gia' visto molte
volte nelle analisi precedenti, puo' essere manipolato a
livello contabile.

Inoltre le stime sui profitti possono essere soggette
ad una stima al ribasso (downgrade).

Oppure un forte calo dei mercati puo' portare molti
titoli a valutare ad un PEG sotto l'unita' per un
certo periodo di tempo.

Nonostante tutti questi problemi, il PEG
resta uno strumento molto utile per scovare
buoni titoli growth valutati in modo non eccessivo.

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- Test settimanale

Ecco ora alcune possibili risposte alle
domande del test della scorsa settimana.

1) Che differenza c'è tra Investitore e Speculatore?

Risposta: l'investitore è essenzialmente un
soggetto che impiega i propri capitali per
acquistare un "pezzo" di società, di business.
Sarà interessato all'attività, all'andamento
degli utili, ai bilanci, alle prospettive. Uno
speculatore è essenzialmente interessato
al prezzo del titolo.

2) Perché in Borsa è importante controllare
il nostro comportamento più di quello del
mercato?

Risposta: perché non possiamo mai sapere
quello che farà il mercato. Impossibile quindi
controllarlo. Possiamo però controllare
il nostro comportamento.

3) Il libro The Intelligent Investor di Graham
puo' considerarsi ancora attuale e perche'?

Risposta: proprio perché Graham pone
l'attenzione sul comportamento dell'investitore
anziché su quello del mercato, il suo libro
è attuale e lo resterà sempre.

4) Quale è uno degli aspetti più interessanti
di Open Text, un vero valore aggiunto della
società che traspare dai dati di bilancio?

Risposta: il vero valore aggiunto della
società, a livello di risultati economici,
è sicuramente il free cash flow, sempre in crescita
negli ultimi anni è in aumento del 50% rispetto
all'ultimo anno.

Ora passiamo alle domande della settimana.

1) Un basso PEG è un segnale di
"BUY" assoluto?

2) E' un comportamento corretto investire
in una società solo perché è scesa molto?
Perché?

3) Un'elevatissima diversificazione è
un comportamento "intelligente"?

4) Quale è stato il periodo in cui
l'impiego del PEG si è diffuso ed
è risultato molto valido e perché?

Come sempre, provate a rispondere alle
domande e segnatevi le risposte su un
foglio di carta o su un file di testo per
confrontarle poi con le nostre possibili
risposte la prossima settimana.

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Grazie a tutti per la vostra attenzione e non esitate
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Un caro saluto a tutti,

Vs. Finanza World & Francesco Carla'





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