di Francesco Carlà

Le banche e gli italiani

del 4/11/2008 di Francesco Carlà
Ha fatto impressione l'immagine della
vecchietta inglese, con la sedia a rotelle,
in coda per riprendersi i soldi dalla
Northern Rock, la sua banca in crisi nerissima
per via dei mutui subprimes e che poi e'
stata salvata dal governo del Big Ben.

Le tv hanno mandato in onda le lunghe file,
che hanno portato al ritiro di miliardi di sterline
dai conti correnti. E gli italiani hanno cominciato
subito a domandarsi se una cosa simile puo'
accadere anche da noi.

"Puo' succedere davvero?"

La risposta e' che puo' accadere dappertutto.

Nessuna banca del mondo ha abbastanza soldi
per restituire il denaro ai clienti,
se li chiedono indietro tutti insieme.

La famigerata crisi del '29, non fu dovuta
solo ad un crollo della Borsa di Wall Street.
Il vero dramma comincio' quando la gente si
presento' in massa nelle banche. Ci furono
fallimenti a catena e arrivo' la Grande Depressione.

Oggi gli scenari sono molto diversi. Anche
nei paesi piu' liberisti, e l'Italia non e' fra
questi, e' molto raro veder fallire una banca.

E' raro, ma non e' il caso di abbassare la guardia.

Lo pensa anche il Governatore di Bankitalia, Draghi:
"Le banche italiane sono poco esposte, ma sarebbe da
sciocchi dire che non ci sarà niente all'orizzonte
per i nostri istituti".

"E tu cosa suggerisci ai risparmiatori che hanno
un po' di paura quando guardano il telegiornale
e sentono parlare di Borse che bruciano denaro
e di interessi sui mutui che crescono?"

I miei consigli sono semplici e sono due: non
esagerate con i debiti, anzi se potete affrettatevi
a pagarne in anticipo piu' che potete.

Se invece avete dei risparmi: non lasciate che
i vostri soldi perdano valore nei conti correnti.

Il denaro dev'essere investito in modo intelligente
e continuo, per battere il nemico numero uno cioe'
l'inflazione. Un tarlo che divora il vostro denaro
giorno dopo giorno.




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