di Francesco Carlà

Made in Japan

del 29/05/2023 di Francesco Carlà
Avrete letto che il Topix (il divertente nome di uno degli indici principali della Borsa nipponica), ha ritrovato il suo massimo storico dopo una rincorsa durata più di trent'anni.

Da cosa dipende questa forza del Giappone?

E' un fuoco di paglia o si tratta di un nuovo trend che verrà rinforzato nei prossimi mesi ed anni?

Tutto è cominciato un po' di tempo fa con l'annuncio che Warren Buffett aveva preso importanti posizioni sul mercato giapponese.
Posizioni poi accumulate più di recente.

Ovviamente non sono mancati gli imitatori USA ...

Risultato? Il Nikkei (altro famoso indice Japan) è cresciuto più del 5% in maggio per toccare poi il suo massimo livello in quasi 33 anni. Dal gennaio scorso ha aggiunto oltre $500 billion alla sua capitalizzazione iniziale.

S&P 500 e gli indici cinesi stanno facendo molto peggio.

Le ragioni? Valutazioni generali modeste, riforme aziendali ed economiche del Paese e, soprattutto, tassi d'interesse bassi rispetto a quelli Occidentali.

Questo mentre la deflazione eterna che il Giappone ha sperimentato dopo il 1990, sembra finalmente una cosa del passato: inflazione a 3,4%.

Cioè moderata, ma allo stesso tempo presente.

Così le gigantesche posizioni cash delle aziende giapponesi stanno (finalmente) tornando in circolazione.

Morale: può darsi che a Fw ci occuperemo del Giappone (se non l'abbiamo già fatto).


Un caro saluto a tutti,

Vs. Francesco Carlà
f.carla@finanzaworld.it


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