di Francesco Carlà

Il nemico interiore (parte prima)

del 25/05/2020 di Francesco Carlà
Qualche tempo fa ho scritto questo articolo sulla psicologia degli investitori.

E' un piccolo saggio su come controllare le paure che divampano, e a volte prendono fuoco, e possono impedirci di portare a termine il nostro lavoro di Investitori Intelligenti. Cioè farci sospendere o interrompere la Maratona.

Ve lo ripropongo in due parti aggiornato.


"La psicologia è prima di tutto inevitabile. Nel senso che tutti noi, in tutte le nostre attività e in tutti i nostri comportamenti, ci portiamo inevitabilmente dietro il nostro carattere e le nostre emozioni.

Anche (e soprattutto) negli investimenti. Che sono questioni di denaro, quindi molto molto a rischio emotivo.

Negli investimenti azionari poi, la psicologia è particolarmente importante proprio per la natura e la struttura delle borse e per il modo in cui funzionano questi investimenti.

Adesso vedremo insieme perchè.

I titoli azionari, pur essendo, a medio e lungo termine, gli investimenti che storicamente hanno reso di più, a breve termine possono fluttuare in modo tale da rendere la vita difficile a molti investitori che non conoscano se stessi psicologicamente e che non capiscano il perchè di queste fluttuazioni.

Le fluttuazioni ci sono per almeno due motivi principali:

1 Perchè ai mercati azionari partecipano tre generi di operatori con finalità diverse e con diversi metodi e tempi di attività: i traders che operano spesso a breve e brevissimo termine, provocando bruschi movimenti dei prezzi delle azioni; le istituzioni cioè fondi, banche e assicurazioni che hanno interessi vari a muovere spesso i mercati; il pubblico privato anche detto retail che fa muovere il mercato soprattutto perchè si comporta in modo a volte (spesso) impulsivo e irrazionale.

E poi il secondo motivo:

2 Perchè le aziende, e quindi le azioni che le rappresentano, hanno una vita economica e finanziaria che è fatta, come per le persone, di alti e bassi.

La psicologia dell'investitore azionario deve essere preparata ad accettare la natura di queste fluttuazioni e dei movimenti a breve delle azioni, e costruirsi una maturità comportamentale che eviti le reazioni impulsive ed emotive.

Nel prossimo numero di Affari nostri, fra sette giorni esatti, concluderò questo discorso sul nemico interiore dell'investitore, parlandovi di problemi molto sentiti e pericolosi, come la vendita in panico e l'acquisto impulsivo.


Un caro saluto a tutti,

Vs. Francesco Carlà
f.carla@finanzaworld.it


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