di Francesco Carlà

Il vostro nemico interiore (II e fine)

del 3/07/2017 di Francesco Carlà
Qualche tempo fa ho scritto questo
articolo sulla psicologia degli investitori.

E' un piccolo saggio su come controllare
le paure che divampano, e a volte prendono fuoco,
e possono impedirci di portare a termine
il nostro lavoro di Investitori Intelligenti.

Vi propongo qui la seconda ed ultima parte.


"I comportamenti più irrazionali, ma assai comuni sono:

1 Il 'panic selling' (vendere in preda al panico);
2 Il 'emotive buying' (comprare in preda all'impulso).

Il mercato azionario è l'unico mercato che si
conosca dove la maggior parte degli operatori
compra quando i prezzi salgono e vende quando
i prezzi scendono.

Esattamente il contrario del normale.

Nel periodo che ho chiamato delle Mille bolle blu,
dal 1997 ai primi mesi del 2000, i prezzi di
moltissime società, in particolare quelle tecnologiche,
erano saliti a dismisura in pochi mesi, eppure
la psicologia degli investitori era rivolta all'
ottimismo irrazionale e all'esuberanza.

Fino all'esplosione delle bolle della primavera 2000.

Nel periodo successivo, tra il 2000 e il 2003,
nonostante molti indici fossero scesi del 40% e
più, e molte società avessero un valore di Borsa
a sconto dell'80% rispetto a quello del 2000,
nessuno voleva acquistare le azioni di quelle stesse
società che pochi mesi prima andavano a ruba.

Nemmeno quando i soldi che queste società
avevano in cassa erano il doppio del valore
di Borsa. E il debito era zero. Cioè le
azioni di queste aziende erano più che
regalate.

Anzi in pratica ti pagavano per comprarle.


Ma come mai sono così comuni il 'panic selling'
(vendere in preda al panico) e l'emotive buying'
(comprare in preda all'impulso)?

Per due ragioni molto semplici:

1 La maggior parte degli investitori azionari hanno
spesso comportamenti psicologicamente gregari
e inconsciamente speculativi e da scommettitori.

Cioè fanno quello che fanno gli altri, quindi
comprano quando comprano tutti e vendono quando
tutti vendono. In più vedono i mercati finanziari
come un casinò dove si 'gioca in Borsa' e si specula
per arricchirsi in fretta.

2 La maggior parte degli investitori azionari non
hanno capacità di valutazione delle società di
cui acquistano titoli e non hanno metodi di gestione
dei propri portafogli.

Cioè non sanno quanto vale davvero la società
di cui possiedono azioni e non hanno un sistema,
un metodo che li aiuti, automatizzando certe operazioni,
a difendersi dai condizionamenti psicologici che
li spingono sempre a comportamenti autolesionistici.

Con danni enormi agli investimenti. Spesso irreparabili.

Ecco perchè, in tutti questi anni, ho sempre
insistito sulla necessità, per i veri investitori
intelligenti, di imparare a valutare le società
e di usare sempre un metodo di gestione del portafoglio.

Per diventare più ricchi psicologicamente. E non solo.


Un caro saluto a tutti,

Vs. Francesco Carlà
f.carla@finanzaworld.it

 

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