di Francesco Carlà

Il nemico interiore (parte seconda e fine)

del 6/06/2011 di Francesco Carlà
Qualche tempo fa ho scritto questo
articolo sulla psicologia degli investitori.

E' un piccolo saggio su come controllare
le paure che divampano, e a volte prendono fuoco,
e possono impedirci di portare a termine
il nostro lavoro di Investitori Intelligenti.

Vi propongo qui la seconda ed ultima parte.


"I comportamenti piu' irrazionali, ma assai comuni sono:

1 Il 'panic selling' (vendere in preda al panico);
2 Il 'panic buying' (comprare in preda all'impulso).

Il mercato azionario e' l'unico mercato che si
conosca dove la maggior parte degli operatori
compra quando i prezzi salgono e vende quando
i prezzi scendono.

Esattamente il contrario del normale.

Nel periodo che ho chiamato delle Mille bolle blu,
dal 1997 ai primi mesi del 2000, i prezzi di
moltissime societa', in particolare quelle tecnologiche,
erano saliti a dismisura in pochi mesi, eppure
la psicologia degli investitori era rivolta all'
ottimismo irrazionale e all'esuberanza.

Fino all'esplosione delle bolle della primavera 2000.

Nel periodo successivo, tra il 2000 e il 2003,
nonostante molti indici fossero scesi del 40% e
piu', e molte societa' avessero un valore di borsa
a sconto dell'80% rispetto a quello del 2000,
nessuno voleva acquistare le azioni di quelle stesse
societa' che pochi mesi prima andavano a ruba.

Nemmeno quando i soldi che queste societa'
avevano in cassa erano il doppio del valore
di Borsa e il debito era zero. Cioe' le
azioni di queste aziende erano piu' che
regalate.

Anzi in pratica ti pagavano per comprarle.

Adesso, e' il caso di Linkedin o, potenzialmente
di altri social networks come Facebook, la valutazione
e' di nuovo altissima perche' le persone hanno dimenticato
le paure del 2000.

Ma come mai sono cosi' comuni il 'panic selling'
(vendere in preda al panico) e il 'panic buying'
(comprare in preda all'impulso)?

Per due ragioni molto semplici:

1 La maggior parte degli investitori azionari hanno
spesso comportamenti psicologicamente gregari
e inconsciamente speculativi e da scommettitori.

Cioe' fanno quello che fanno gli altri, quindi
comprano quando comprano tutti e vendono quando
tutti vendono. In piu' vedono i mercati finanziari
come un casino' dove si 'gioca in Borsa' e si specula
per arricchirsi in fretta.

2 La maggior parte degli investitori azionari non
hanno capacita' di valutazione delle societa' di
cui acquistano titoli e non hanno metodi di gestione
dei propri portafogli.

Cioe' non sanno quanto vale davvero la societa'
di cui possiedono azioni e non hanno un sistema,
un metodo che li aiuti, automatizzando certe operazioni,
a difendersi dai condizionamenti psicologici che
li spingono sempre a comportamenti autolesionistici.
Con danni enormi agli investimenti.

Ecco perche', in tutti questi anni, ho sempre
insistito sulla necessita', per i veri investitori
intelligenti, di imparare a valutare le societa'
e di usare sempre un metodo di gestione del portafoglio.

Per diventare piu' ricchi psicologicamente. E non solo.

A presto, Vs. Francesco Carla'."

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