di Francesco Carlà

I divorzi in Italia: lunghi e costosi

del 31/08/2010 di Francesco Carlà

I divorzi in Italia sono raddoppiati in 15 anni,
ma il tasso delle rotture in Italia è ancora basso
rispetto alla media europea: 0,8 per 1000 abitanti.

Un terzo rispetto alla Francia e metà della Spagna,
altre due nazioni cattoliche.

Gli italiani divorziano meno degli altri per due
ragioni: i tempi e i costi. Da noi, la media
della prima istanza di un procedimento di divorzio
è da record europeo: 634 giorni.

La durata media minima è della Germania: 321 giorni.

Ma per arrivare in fondo servono anche un mucchio
di soldi. Le voci che incidono di più sono due.
La più grossa è quella per gli avvocati difensori:
minimo 3 mila euro massimo 13 mila per un divorzio
giudiziale.

Ma non va sottovalutata la spesa per le assenze
lavorative. L' Eurispes calcola che nell' ipotesi
di rinuncia a 4 ore per ciascuna udienza, il costo
per la perdita di retribuzione lorda oraria è tra
400 e 800 euro.

Poi c' è l' assegno di mantenimento, quasi sempre
a carico del marito: 98%. In media 500 euro al mese,
ma arrivano solo nel 24,9% dei casi di separazione
e nel 13,6% dei divorzi.
 
Giustizia lenta giustizia costosa.

E non solo per i divorziandi, ma anche per lo Stato.
I divorzi rappresentano il 16,5% del costo totale
della giustizia civile: 2,6 miliardi di euro all'anno.

 

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