di Francesco Carlà

Buy and hold: cassettista funziona ancora?

dell' 11/02/2002 di Francesco Carlà

Compra e tieni, buy and hold, e' una strategia famosa.

Nei decenni di borsa passati l'esperienza e le
statistiche hanno dimostrato una cosa senza equivoci:
quelli che fanno piu' soldi sono gli investitori
che scelgono bene le loro societa', se ne infischiano
dei trends del mercato e dei saliscendi del medesimo,
e fanno i conti dopo cinque anni minimo, e trenta
ancora meglio.

Ma dopo le bolle blu funziona ancora?

Molti dicono di no e sono, guarda caso, tutti
gestori di fondi e money managers, gente che maneggia
miliardi in dollari (e in euro) e ha tutto l'interesse
a far credere che sia necessario fare un sacco
di movimenti per ottenere i risultati migliori.

Il motivo?

'Con le nuove tecnologie -giurano- nessuna societa'
e' piu' sicura e chiunque puo' essere spazzato via
da un'improvvisa innovazione tecnologica.' L'obiezione
ha un'aria sensata, ma a leggerla meglio non funziona.
Mettete Microsoft: difficile immaginare una societa'
che abbia avuto una sfida dall'innovazione piu' forte
dell'azienda di Bill Gates.

Si e' scontrata addirittura con Internet.

E come e' andata a finire? Le tasche piene di soldi
e la forza di reazione di MSFT, hanno preso rapidamente
le contromisure a Netscape. Si puo' discutere per
anni se Gates abbia reagito in modo legale o illegale,
ma resta il fatto che ha reagito.

Eccome.

Ma ci sono anche quelli che non riescono a reagire.
Tipo Polaroid, per decenni simbolo di innovazione
e successo in borsa con le sue macchinette a
sviluppo istantaneo. Oppure Xerox, un pozzo di
creativita' tecnologica, dalle fotocopiatrici ai
sistemi operativi a finestre ben prima di Windows
e Macintosh.

Tutte e due sono in depressione da anni.

Ma se aveste investito, all'inizio del 1970, 1000 dollari
in ciascuna delle seguenti 8 societa' prese a caso tra
le marche piu' famose degli anni settanta, DuPont Co.
(NYSE:DD), General Electric Co. (NYSE:GE),
General Motors Corp. (NYSE:GM), International Business
Machines Corp. (NYSE:IBM), Philip Morris Cos.
(NYSE:MO), Polaroid Corp. (OTC BB:PRDCQ.OB),
AT&T Corp. (NYSE:T), and Xerox Corp. (NYSE:XRX),
il 31 dicembre 2001 gli 8000 dollari investiti
31 anni prima sarebbero diventati la bellezza di
211.322 e spicci, piu' del doppio rispetto ai 98.275
dollari che si sarebbero realizzati investendo gli stessi
soldi sull'indice S&P 500.

E questo nonostante il crollo di Polaroid e Xerox.


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