di Francesco Carlà

La guerra dei mercati

del 10/12/2001 di Francesco Carlà

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Il Vietnam compra aerei dalla Boeing per 500 milioni di dollari.

Ho beccato questa notizia tra le mille che sfornano ogni
giorno le macchine da news del mondo occidentale.
Asettici come gli ospedali svizzeri, non aggiungono commenti.

Eppure e' semplice: le guerre si fanno per i mercati.

Anzi si facevano. Con la globalizzazione i mercati si
conquistano anche senza portarci prima gli eserciti.
Anche per questo c'e' tanta paura in giro del Global.
Ma i primi ad avere paura sono proprio i militari.
Se non servono piu' a conquistare i mercati e a tenerli,
me lo dite a cosa servono?

Dopo le Towers hanno ripreso un po' di coraggio.

In Vietnam gli Stati Uniti si ritirarono dopo
essere stati messi in crisi dalla tv e dalla jungla.
Nixon fischio' il 'tutti a casa' quando ormai
la partita dell'opinione pubblica era persa da
un bel pezzo. Hollywood e il cinema americano
continuarono la guerra per conto loro: anni di
mega-produzioni alla Apocalypse Now e alla Forrest
Gump sono li' a dimostrare che lo Zio Sam non e'
mai stato ne' fiero ne' convinto di quello che e'
accaduto da quelle parti.

E gli americani se la sono presa con Rambo.

Per anni i veterani del Vietnam sono stati visti
in patria come traditori dello spirito americano:
troppo violenti per essere apprezzati e troppo
imbelli per portare a casa la vittoria.

L'unica era dimenticarli. Come un parente antipatico.

Adesso il Vietnam compra gli aerei americani ed e'
il segnale che la guerra del mercato e' vinta.
L'Asia povera si adegua al modello occidentale:
beve Coca Cola, tira su i Levi's e vola nel cielo.
Le lotte per gli standard dei cellulari si sostituiscono
a quelle con le armi e con il Napalm.

Il nemico adesso e' in Medio Oriente.

Ma gli americani hanno imparato la lezione del
Vietnam: 'Niente di personale amici afgani.
Siamo qui per il mullah Omar e Osama bin Laden.'
Pochi marines e moltissimi aerei: guerra dall'alto
e tecnologie digitali. Satelliti e intelligence a go go.
I Talebani non somigliano per niente ai Vietcong.
E gli afgani 'buoni' stanno mettendo assieme un
governo nuovo a Bonn, tra le varie etnie del paese.

Poi tra una ventina d'anni compreranno gli aerei.

Ps. Ancora pochi giorni al 25. Giusto il tempo
per scrivere le letterine a Babbo Natale. Cosa
vorreste che vi portasse il vecchio Santa Claus?
Mandatene una copia a me: le piu' carine le
pubblichero' su Finanza World:

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