di Francesco Carlà

Crash test

del 18/09/2001 di Francesco Carlà

Niente crollo a Wall Street anche se il Dow Jones le ha prese.

Per l'indice piu' famoso del mondo il peggior risultato
della sua storia in quanto a punti persi in un giorno.
Ma in percentuale e' andata meglio del previsto.

E cosi' anche al Nasdaq: meno 7% circa tutti e due.

Ma il vero crash test di Wall Street forse l'avremo oggi,
visto che l'emotivita' piu' forte dovrebbe essere svanita
e sara' un giorno di trading piu' o meno normale.

Si fa per dire.

Come assolutamente prevedibile, ieri sono affondate le
compagnie aeree portandosi dietro i big del travel on
line come Travelocity, Expedia e Priceline, i giganti
delle catene di hotel come Marriott e Hilton, i big
boss di Las Vegas tipo Mirage e Mandalay.
biz.yahoo.com/rb/010917/business_leisure_sector_stocks_dc_3.html

L'idea e' che la gente viaggera' meno per business e piacere.

Nello stesso tempo sono decollati quelli delle videoconferenze,
prendendo per buona la mia intuizione dei giorni scorsi:
meno Terraferma uguale piu' Simulmondo. Meno spostamenti
reali uguale piu' spostamenti su Internet.

Meglio muovere il cervello sulla Rete che il corpo in Aviostrada.

A proposito di movimento, in controtendenza Nokia,
che ieri ha guadagnato il 12 per cento anche perche'
ha annunciato di riuscire a rispettare gli earnings
di settembre. La regina del wireless ha beneficiato
della pubblicita' positiva piovuta addosso ai telefonini
anche in America, dove non sono diffusi come in Italia.

La gente ha capito quanto sono utili. Oltre le chiacchiere.

Ma oggi e nel resto della settimana cosa puo' succedere?
Forse potrebbero recuperare un po' le compagnie aeree
piu' solide: la gente alla fine continuera' a volare
anche se meno tranquilla. Idem per gli hotel.
Il taglio di Greenspan di ieri fara' tornare in mente
agli operatori (e forse anche ai consumatori) che i
soldi negli Stati Uniti costano ormai davvero poco.

E l'idea che possano esserci altri tagli pesera'.

La politica e la difesa continueranno a dividere la
scena con la finanza, mentre Bush sta cercando un
bersaglio fisico visibile comparabile alle Torri.
Non vedo dove possa trovarlo. Quindi il rimbalzo
tradizionale di Wall Street che accompagna l'azione
dell'esercito Usa e Nato potrebbe non essere cosi'
vivace come per esempio nel 1991 al momento della
Guerra del Golfo.

Il mondo e' un posto pericoloso. Il Simulmondo meno.

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