di Francesco Carlà

Il ritorno di Yahoo!

del 12/07/2000 di Francesco Carlà

Il Nasdaq continua ad oscillare tra 3700 e 4000 punti.
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Di rally (normale o mini) estivo nessuna traccia.
I volumi sono un po' cresciuti, ma niente che somigli ai
2 miliardi di pezzi scambiati che saranno un segnale importante.

Nel frattempo Yahoo!, nel quale ho una posizione,
ha tirato fuori i dati per il quarter di marzo.
E i dati di Yahoo! sono tradizionalmente molto importanti
per il Net and Tech Nasdaq per almeno due buone ragioni:

1 Sono i primi ‘earnings' di una grande Net company e quindi fanno trend;
2 Yahoo! e' un po' la bussola della New Economia globale, quindi
i suoi risultati trimestrali diventano velocemente il barometro
e le previsioni meteo dell'intero settore tecnologico.

Se su Yahoo! splende il sole il Simulmondo gode di buona salute.

E su Yahoo!, una parte cospicua del Simulmondo americano e globale
visto che tocca il 75 per cento dei navigatori a stelle e strisce
e una bella percentuale di quelli mondiali, il sole continua a splendere.

Eppure tuoni fulmini e tifoni estivi si erano abbattuti su Yahoo!
nei giorni scorsi e ancora ieri prima dei risultati.
L'idea era semplice e allo stesso tempo drammatica:

Siccome ormai e' assodato e pacifico che le societa' B2C (quelle
che dialogano con e soprattutto vendono ai consumatori finali)
vanno male o malissimo, e siccome queste stesse societa' sono
grandi clienti di Yahoo! per la pubblicita' e il traffico,
ergo Yahoo! entrera' presto in crisi e gli sara' molto tosto
giustificare al mondo (e al Simulmondo) il suo valore di mercato
di 500 volte gli utili.

Questo dicevano a Wall Street e molta gente cominciava a crederci.
Spedendo le azioni di Yahoo! al minimo dell'anno.

Anche perche', sempre secondo le voci di dentro del Nasdaq,
ci vorra' ancora tempo prima che i grandi investitori in pubblicita'
nei mass media, tv radio giornali etc etc, comincino ad usare
massicciamente la Rete e quindi Yahoo! come medium.

Time is on my side, yes it is.

Una vecchia canzone dei Rolling Stones degli anni sessanta:
Il tempo e' dalla sua parte. La velocita' della crescita, indicatore
fondamentale, continua. Yahoo! ha battuto per l'ennesima volta le
previsioni degli analisti e in tutti i settori chiave:

1 Utili: 12 cents per azione invece dei 10 previsti da Wall Street,
tradotto in soldi significa che Yahoo! ha guadagnato questo
trimestre la gia' rispettabile somma di 74 milioni di dollari
(150 miliardi in lirette circa);

2 Vendite: $270.1 milioni di dollari contro i $128.5 un anno fa;

3 Pagine: Un indicatore fondamentale per un portale: 680 milioni
di media al giorno (!) contro i 625 milioni di tre mesi fa.

Grazie a questi risultati Yahoo! e' volato a 120 dollari per azione
nell'afterhours dopo aver chiuso a 105 e mezzo ieri sera.
Insomma tutto bene in casa Yahoo!

Gia', ma questo cosa significa per i mercati finanziari e per le Netstocks?

Secondo me vuol dire soprattutto 3 cose:
La prima: la crescita continua e continuera' (seduti, in piedi e sdraiati);
La seconda: il modello di business, se ha la Net-titudine, e' virtuoso;
La terza: a volte Wall Street sbaglia e vende su rumours che sono pettegolezzi.

Insomma chi ha venduto allo scoperto (short-selling) ieri Yahoo! a 105 dollari,
oggi deve mettersi a comprare di corsa per coprirsi ed evitare brutte perdite.
Quello che al Nasdaq chiamano lo Squeezing.

Intanto Wall Street avra' un sussulto e il flusso dei bilanci (earnings)
dei prossimi giorni forse ci portera' verso i 4200 punti o magari anche
qualcosina in piu'. Poi tutti al mare fino al venti di agosto.

Le vacanze e' molto meglio farle sulla Terraferma.





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