di Francesco Carlà

Trading on line

del 31/05/2015 di Francesco Carlà
Comprare e vendere azioni, obbligazioni
e altri titoli finanziari on line non e'
piu' una novita'. Hanno cominciato in Usa
nei primi anni novanta. Qualche anno dopo
le piattaforme di Trading on line si sono
diffuse ovunque con successo grazie ad Internet.

Gli italiani hanno mostrato subito di
apprezzare molto la possibilita'. Le ragioni
principali? Commissioni basse, molto spesso fisse;
liberta' dagli orari bancari; facilita' nell'uso;
allargamento e globalizzazione delle possibilita'
d'investimento.

Azioni, obbligazioni, Etf, opzioni, valute e
molti altri prodotti finanziari, consigliabili
e meno, a portata di mouse e di telefonino.

Alla fine degli anni novanta fare Trading on
line sembrava potesse diventare un nuovo lavoro.

Ma come sempre le insidie erano dietro l'angolo.

Il boom del Nasdaq e dei titoli tecnologici aveva illuso
troppi traders, amatoriali e non, che le Borse avessero
come unica direzione quella verso l'alto.

Il ritorno alla realta' e' stato assai brusco:
un crollo superiore all'80% nel marzo 2000.
Undici anni dopo quell'indice di Borsa e' ancora
il 50% sotto il massimo storico.

Ma da queste esperienze negative e' nato
un uso assai piu' maturo del Trading on line
che si e' diffuso tra gli investitori.

Le piattaforme principali si sono evolute,
sono diventate sempre piu' sicure, semplici
e complete. Hanno coinvolto altri dispositivi:
Pc, smartphones, apps per gli Ipad e le altre tavolette.

Investire da soli e' diventato facile
ed economico, da casa e in mobilita'.
E i rischi? Non sono certo scomparsi.

Ecco alcune regole che non devono mai essere
dimenticate.

La prima: ricordatevi che fare molte operazioni,
specie a breve termine, aumenta le commissioni
e non da' alcuna garanzia sui risultati. Anzi.
Warren Buffett ricordava di aver fatto molti
piu' soldi con il Sitting (mantenendo un certo
investimento nel tempo) che con il Trading.

La seconda: investite in quello che capite e
conoscete. Altrimenti il Trading on line diventa
una versione alternativa delle scommesse.
Invece di squadre di calcio e cavalli, azioni
e altri titoli. Il rischio non cambia.

Francesco Carla'
Presidente
f.carla@finanzaworld.it




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