di Francesco Carlà

I soldi non devono stare fermi

del 30/09/2014 di Francesco Carlà
La propensione al risparmio degli
italiani e' in calo dello 0,5%
nel 2012 secondo l'Istat,. Solo 8,2% in totale.

Quindi si investono meno soldi in Italia.

Ma il denaro ha una pessima caratteristica:
perde valore minuto per minuto. Ecco la prova.
Mettiamo che abbiate un capitale investibile
di 100.000 euro, un risparmio medio annuale
di altri 8000 euro, e un'eta' di 35 anni.

Volete investirli per i prossimi 40 anni.

Qualcuno vi dira' che l'investimento
"piu' sicuro" puo' rendere massimo il
2,5% medio (titoli di Stato a breve,
conti deposito, obbligazioni bancarie,
fondi obbligazionari ...).

Risultato: fra 40 anni il vostro capitale
iniziale e i vostri risparmi annuali saranno
diventati: 821.207 euro.

Una bella cifra vero? Dipende. Basterebbe,
per esempio, che l'aumento del costo della
vita nei prossimi 40 anni fosse del 3%
medio all'anno e vi ci vorrebbero 947.510 euro
solo per mantenere il valore reale dei soldi.

Questo si' e' un rischio enorme che non
potete (ne' dovete) assolutamente correre.

Ma proviamo a pensare che il nostro capitale
e i nostri risparmi possano rendere l'11% medio
all'anno, un rendimento storico di molti
indici azionari a lungo termine.

In questo caso 100.000 euro di capitale
iniziale, piu' 8000 euro medi all'anno di
altri risparmi, con un rendimento dell'11%
annuale diventerebbero: 11.666.702 di euro.

Scontate pure la somma che serve per eliminare
l'inflazione, la differenza e' piu' che evidente:
quasi 11 milioni di euro.

Come mai? Semplice: i soldi non possono (e non
devono) stare mai fermi. E se si muovono (azioni) per dare
energia ad aziende che producono ricchezza e valore,
crescono ad una velocita' molto piu' interessante.

Francesco Carla'
Presidente
www.finanzaworld.it
f.carla@finanzaworld.it




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