di Francesco Carlà

Pagare oggi

del 31/08/2013 di Francesco Carlà
A pagare e a morire c'e' sempre tempo.

Una vecchia idea partenopea che pare
in via di estinzione a giudicare dalla
velocita' con cui i nuovi sistemi di
pagamento vogliono alzare il ritmo.

Il 'beat' e' quello di Internet, naturalmente.

Non a caso in prima linea ci sono proprio giganti
del web come Google e PayPal di eBay che propongono
i loro Premium Wallet per pagare. A ruota seguono
ovviamente le banche e gli operatori tecnici.

Ma forse la novita' piu' promettente e' la
nuova moda dello "swiping cash" con lo
smartphone che sara' introdotta a breve
dalla collaborazione tra due protagonisti
della mobilita': un gigante globale dei
cellulari come Vodafone e il leader dei
pagamenti con il suo Visa payWave.

Bastera' un colpetto sullo schermo touch
e si paghera' all'istante evitando le file
per i giornali o il caffe'.

Ci vuole il solito pin invece per le
spese sopra i 20 euro.

Del resto la storia insegna: dai Fenici
ad oggi sono due i filoni che hanno segnato
la storia del pagamento: velocita' e materiali.

Velocizzare gli scambi superando il baratto,
mentre nuovi materiali diventavano monete:
metalli, carta stampata, plastica e adesso
tutto digitale con un semplice tocco.

Il successo di questi mezzi di pagamento
dipende, soprattutto in Italia dove le
carte cominciano solo adesso a trovare
grande diffusione, da due domande.

La prima: conviene? Carte di credito e sistemi
di pagamento elettronici non sono mai gratuiti.

In alcuni casi possono costare anche qualche
punto in percentuale. Spendere 100 euro magari
significa, senza accorgersene, spenderne 102.

Quindi dipende molto dal tempo che ci fanno
effettivamente risparmiare e dal rischio che
non dobbiamo piu' correre trasportando contanti.

La seconda: c'e' da fidarsi? Pagare digitale
significa lasciare moltissime tracce, non solo quelle
classiche delle carte di credito. Molte di piu'.

La polemica euro-francese sulle nuove politiche
di Google (quelle di Facebook hanno fatto
altrettanto discutere) e' piu' che legittima.

Le monete antiche portavano incisa l'effige
dell'imperatore di turno per non far mai
dimenticare ai sudditi chi comandava.

Il 'grande fratello' moderno puo' essere
ancora piu' pervasivo. E invasivo. 


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